Tutti abbiamo bisogno di parole e ancor più di segni concreti che infondono speranza. Certamente ne hanno bisogno coloro che sono nell’angoscia a motivo di lutti e malattie, coloro che sono vittime di guerre e conflitti, di oppressione e miseria, di disgrazie e mancanza di lavoro, ma chiunque prova empatia per chi soffre e chi si impegna per un mondo più giusto e pacifico ha tanto bisogno di sperare.
La Pasqua è annuncio di vita e di libertà: di vita che risorge dopo la morte, di libertà dopo la schiavitù. La risurrezione di Gesù e l’uscita degli ebrei disarmati dall’Egitto che li teneva schiavi, sono eventi che superano la capacità umana di realizzarli e finanche di comprenderli; ma sono proprio questi gli incredibili eventi fondanti la Festa di Pasqua.
L’augurio perciò è di sperare: sperare nell’amore che supera ogni male, nella nonviolenza come via alla pace, nella conversione delle menti e dei cuori chiusi alla fratellanza e alla compassione, sperare nell’ascolto fattivo di Gesù che ha amato fino alla fine, fino a morire in croce.
Speriamo che qualcuno dei governanti che dicono di credere in Cristo, ripensando a come Egli ha patito la passione e la morte in croce, ripensi alle sue parole “rimetti la spada nel fodero”, “Padre perdona loro che non sanno quello che fanno” e pentito riconosca che la soluzione violenta, bellica, dei conflitti è sbagliata, immorale, criminale. Speriamo che si converta e converta gli strumenti di morte. Speriamo che dica agli altri potenti fanno la guerra: “Basta guerra! Smettiamo di mandare i giovani a uccidere e a morire”.
Ma per dare forza alla speranza di pace occorre che ciascun di noi si faccia carico di progetti di pace e diffonda il lieto annuncio pasquale, della vittoria della vita sulla morte, della bontà sulla cattiveria, dell’amore sull’egoismo, della riconciliazione sulla discordia.
Cordiali auguri di Buona Pasqua.
Pierangelo Monti
Presidente MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione)