Ricorre oggi 16 maggio il sesto anniversario della scomparsa di Hedi Vaccaro, grande esempio di nonviolenza in Italia e non solo.
Hedi (Edvige) Frehner e’ nata in Svizzera nel 1926, evangelica valdese, nel 1951 sposò Michelangelo Vaccaro, dalla loro unione sono nati Bernardo, Veronica e Davide. E’ stata una attivista nonviolenta, ecologista, pacifista, in lotta costante contro le ingiustizie sociali, in difesa degli oppressi, alla continua scoperta delle lotte sociali nonviolente che spontaneamente sorgono in ogni cantone del mondo. Svolse un importante lavoro pedagogico diffondendo la conoscenza della nonviolenza nelle metodologie e nei suoi protagonisti pubblicando per anni i diari scolastici oltre alle agendine per adulti.
Nel 1962 entrò a far parte del Movimento Internazionale della Riconciliazione, di cui è stata a lungo segretario nazionale e figura di riferimento. Fondò e guidò la sezione romana del MIR. Hedi si impegno’ nella realizzazione del servizio civile alternativo a quello militare, offrendo diversi posti agli obiettori di coscienza nella sede del Mir di Roma. Pur appartenendo ed impegnandosi prima di tutto nella chiesa valdese, viveva la sua fede evangelica pacifista in un costante dimensione ecumenica, sentendosi parte della tradizione pacifista e nonviolenta dei Quaccheri. Non mancava mai agli incontri ed alle attivita’ di “Church and Peace”. Partecipo’ attivamente alla preparazione e alla partecipazione delle Assemblee di Assisi (1988), Basilea (1989), Seoul (1990) e Graz (1997).
Il suo impegno la porto’ a viaggiare anche in SudAfrica dove si affianco’ al movimento nonviolento di Luthuli, negli Stati Uniti, nell’Unione Sovietica dove pote’ toccare con mano la persecuzione religiosa di allora, in Francia, Inghilterra, Germania, Austria. Hedy collaboro’ strettamente con i principali leaders dei movimenti per la pace: Aldo Capitini, Danilo Dolci, Pietro Pinna, Tonino Drago, che internazionali, come Johan Galtung, Jim Forest, Dorothy Day, Jim Douglass, Daniel e Philippe Berrigan, don Helder Camara, Lanza del Vasto, Pierre Parodi, Jean Goss, Hildegard Goss-Mayr, suor Rosemary Lynch.
Nel 1992 venne insignita del Premio nazionale Cultura della Pace “per il suo impegno in favore del dialogo ecumenico, e per la ricerca continua e costante di una cultura della pace che vada a creare una societa’ piu’ giusta e nonviolenta dove il dialogo, anche tra confessioni religiose diverse, sia la base di una reale convivenza civile”.
Chiunque si e’ impegnato negli scorsi decenni per la pace e la nonviolenza l’ha conosciuta, apprezzata, ammirata, le ha voluto bene e ne serba un grato ricordo; la sua generosita’ e la sua gentilezza erano proverbiali, il suo impegno nonviolento nitido e costante, responsabile e accudente verso ogni persona e verso l’intero mondo vivente.
(Testi liberamente tratti dal Supplemento de “La nonviolenza e’ in cammino” numero 453 del 15 maggio 2020)