Appello per una “neutralità attiva per scongiurare la guerra alle porte dell’Europa”

Read here “MIR Italy appeal to peace in Ukraine”

Tutti siamo addolorati ed estremamente preoccupati di fronte alla minaccia della guerra tra Russia e Ucraina, una guerra che coinvolgerebbe la Nato. Ogni guerra è sempre da condannare, è “un’avventura senza ritorno, spirale di lutti e violenza”; tanto più terrorizza e indigna il rischio di una guerra tra stati dotati di armi nucleari. Vogliamo sperare che non ci sia nessun pazzo che pensi di risolvere i problemi, neppure a vantaggio della propria parte, facendo uso di tali armamenti. Per questo abbiamo manifestato il 22 gennaio, nella giornata a sostegno del Trattato ONU TPNW per la messa al bando delle armi atomiche.

Il MIR condivide e diffonde l’allegato appello della Rete Italiana Pace e Disarmo al Governo, per una “neutralità attiva per scongiurare la guerra alle porte dell’Europa”.

Invita anche le persone di tutte le fedi, in particolare i membri del MIR, ad accogliere l’invito di Papa Francesco, a dedicare alla preghiera per la pace la giornata di mercoledì 26 gennaio. Uniamoci nella preghiera e nel raccoglimento alle ore 19.
MIR Italia


Rete Pace Disarmo al Governo: neutralità attiva per scongiurare la guerra alle porte dell’Europa

All’Italia e all’Europa viene chiesta un’iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione e favorire un accordo politico chiarendo in particolare l’indisponibilità a sostenere avventure militari.
Come italiani e come europei stiamo assistendo ad una preoccupante escalation della tensione tra la Russia, gli Stati Uniti e la Nato ai confini dell’Europa.
Una escalation nella quale, allo stato attuale, nessuno dei contendenti esclude l’eventualità del ricorso alle armi e rispetto alla quale nessun osservatore esclude che possa evolvere in conflitto armato, anche nucleare, che potrebbe coinvolgere la stessa Europa.

Ciò avviene, inoltre, in un clima di esasperato riarmo con il quale gli eserciti sembrano cercare la supremazia invece che un equilibrio strategico che sia garanzia di pace futura.
È forse dall’epoca della crisi dei missili a Cuba che il rischio di un nuovo conflitto globale non è stato così palpabile. È un rischio che non ci possiamo permettere, come denunciato la settimana scorsa dall’allarmante “100 secondi a mezzanotte” dell’Orologio dell’Apocalisse del Bulletin of Atomic Scientist. Per scongiurare questo rischio ogni paese ha il dovere di operare.

Al nostro Paese innanzi tutto, a cominciare dal Ministro degli Esteri, e all’Europa tutta chiediamo di prendere iniziative urgenti e significative da una posizione di neutralità attiva, per ottenere una de-escalation immediata della tensione e avviare la ricerca di un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte, chiarendo la propria indisponibilità a sostenere avventure militari.

A tutti i Paesi coinvolti diciamo: fermatevi. Deponete le armi e le minacce e trattate.

Leggi qui l’appello completo.