Carissim*,
ogni Natale è diverso da un altro, come ogni anno è diverso dai precedenti, ma questo Natale è davvero differente dai precedenti per tutti, a causa della pandemia che ci perseguita da mesi. Ma aldilà dei cambiamenti, ciascuno può fare riferimento a qualcosa di buono che permane, che è tradizione. Orbene la nascita di Gesù, che è il principio di questa festa, resta anche quest’anno il motivo di gioia e di speranza, che ci richiama l’origine della vita di ogni essere umano, ci fa pensare all’innocente dolce viso dei bambini, ci invita ad amare ed ad essere in pace.
“Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace”. Così termina il Cantico di Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, nel vangelo di Luca cap. 1.
In questa notte santa penso alle famiglie degli amici che sono venuti a mancare in questo anno (non solo di Covid), penso a chi è solo, a chi è povero, a chi è malato, a chi è lontano da casa a motivo della guerra, della persecuzione e della miseria. E’ a loro principalmente che dovrebbe arrivare l’augurio di Buon Natale e di Buon Anno nuovo, perché sia un giorno e un anno di pace e di speranza.
E a ciascuno di voi, soci, amici e amiche del MIR, invio cordialmente i miei auguri di Buone Feste. Che questi giorni vi portino pace, forza e gioia.
Pierangelo Monti, Presidente MIR