Care amiche e amici, scrivo a voi in una giornata speciale.
Oggi è la festa di Pesah per gli Ebrei, giorno memoriale, liberazione da festeggiare come rito perenne; al seder di Pesah è collegata l’Ultima Cena di Gesù che oggi, giovedì santo, i cristiani commemorano come prima Eucaristia e i cattolici come istituzione del sacerdozio e della diaconia, servizio rappresentato dalla lavanda dei piedi; oggi 9 aprile è anche il 75° anniversario del martirio di Dietrich Bonhoeffer, teologo e pastore luterano, assassinato dai nazisti per la sua opposizione al regime, testimone di nonviolenza attiva.
Oggi vi invio come allegato il Verbale del Consiglio Nazionale tenutosi il 28 marzo, vi faccio gli auguri per Pasqua e vi ricordo di rinnovare l’iscrizione al MIR.
Ovviamente quest’anno per gli auguri si fa riferimento all’emergenza che si sta vivendo in tante parti del mondo e in particolare in Italia. Molti anche tra noi in questi mesi hanno sofferto a causa degli effetti più tragici del Coronavirus: la morte di persone care, che non si sono potute accompagnare nell’ultimo tratto di vita e nel commiato finale. “C’è un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare” “C’è un tempo per nascere e un tempo per morire” “un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci” è vero, come scrive Qoelet, è naturale che sia così. Ciò che non si può evitare è meglio saperlo accettare, con lo sguardo positivo di chi resiste e spera. Così …dopo la Quaresima viene la Pasqua. Sì amiche e amici del MIR, viene la Pasqua. Il passaggio dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà, dal male al bene, dalle tenebre alla luce, dall’inverno alla primavera.
Continuiamo a sperare dunque, e con Gesù faremo il passaggio, faremo Pasqua. Con lui vinceremo anche quei mali che vengono dall’interno dell’uomo, anche quelli che sempre nel capitolo 3 di Qoelet parrebbero normali e che noi nonviolenti non possiamo considerare normali (dice che c’è “Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace”). Perché non ci sia mai un tempo per uccidere, per distruggere, per odiare e fare la guerra, dovremo lavorare su noi stessi e sulla società. Nel Movimento Internazionale della Riconciliazione, potremo operare con altri sulla stessa strada che porta alla pace.
Vi invito a questo punto, se non l’avete ancora fatto, a rinnovare l’iscrizione al nostro Movimento in questo mese di aprile 2020, seguendo le Linee guida riportate nel sito https://www.miritalia.org/ linee-guida-iscrizione-mir- revisione-2019/ : quindi se fate parte di un gruppo o sede MIR di qualche città rivolgetevi al referente locale il quale invierà alla segreteria nazionale il modulo ‘iscritti gruppo/sede locale’ compilato, entro il 30 aprile. Se non fate parte di sedi locali fate il versamento di 30 euro e inviate la copia del bonifico effettuato a segreteria@miritalia.org entro il 30 aprile.
L’IBAN del MIR Italia è: IT47 Y050 1801 0000 0000 0118 458 (indicare come causale: ISCRIZIONE MIR 2020 + nome e cognome).
Colgo l’occasione per dire agli iscritti che non ricevono i messaggi di MIR Forum e che gradirebbero essere aggiunti alla mailing list, per ricevere e inviare i messaggi, di segnalarlo alla segreteria: segreteria@miritalia.org . E visitate la pagina facebook https://www.facebook.com/MIR. Italia/
Ricordatevi del MIR per il 5X1000, quando farete la dichiarazioni dei redditi, scrivete il Codice Fiscale 96028760583.
Per tanti motivi, che si collegano alla giornata di oggi e al periodo di emergenza che stiamo vivendo, dal quale tutti in Italia e nel mondo dovremo uscire, con comportamenti diversi da prima, più attenti a evitare danni alla natura e all’umanità, cantiamo insieme:
WE SHALL OVERCOME…SOME DAY.
Oh, deep in my heart, I do believe.
We shall overcome someday
We are not afraid…
We’ll walk hand in hand…
We shall live in peace…
Il Presidente MIR, Pierangelo Monti
Scarica qui il testo originale della lettera di auguri.
Ascolta qui “We shall overcome” cantata da Pete Seeger.