Il MIR si unisce a quanti soffrono per la violenza omicida che ha colpito vite umane a Bruxelles, a quanti la condannano e chiedono che si interrompa il ciclo del terrorismo e della guerra. Riaffermiamo con forza il ripudio del terrorismo, della guerra e della violenza.
Il terrorismo che colpisce indiscriminatamente i popoli, va certamente fermato, senza però sovvertire la democrazia e la libera convivenza di persone di diversa appartenenza nazionale, religiosa e culturale.
La guerra è il male peggiore che senza eccezioni va evitato.
La nonviolenza è la via da seguire per risolvere i conflitti a ogni livello.
Se si vuole veramente un mondo libero e pacifico, occorre innanzitutto comprendere i termini dei conflitti, occorre capire le cause dell’odio e della violenza terroristica.
Questo è il primo impegno delle istituzioni, dei mass media e dei cittadini.
Come per la lotta alle mafie e ai terrorismi dell’estremismo politico del passato, bisogna impegnarsi per la verità dei fatti, per la scoperta di trame occulte, per bloccare traffici finanziari e di armi, per la giustizia distributiva, per il riconoscimento dei diritti, per l’accoglienza di chi fugge dalle guerre, dalle tirannie e dalla miseria, per l’educazione dei giovani alla nonviolenza e al rispetto delle differenze.
Ai credenti di ogni fede chiediamo di agire nel nome di Dio misericordioso, per amore di ogni essere vivente.
L’ha ribloggato su Riconciliazione .